Rabbia, tanta rabbia ieri. Mi spiego: pezzo per Metro sull’Ilva sequestrata, sulla rabbia dei lavoratori, sulla tensione in città. Ho dovuto leggermi le dichiarazioni di tutti i politici e a fine serata avevo una quintalata di rabbia. Ma perchè tutti preoccupati solo del lavoro che potrebbe venire a mancare?
Ci mancherebbe, è importantissimo, il mio pensiero va agli operai, ma anche ai bambini dell’oncologico. E ai loro genitori. E agli allevatori che hanno dovuto macellare migliaia di capi di bestiame. E ai pescatori. Possibile che la politica abbia avuto solo pensieri a senso unico? E solo adesso?
Dov’erano tutti dieci anni fa? E cinque, e l’anno scorso, o solo a marzo? O solo fino all’altro ieri?
Ve lo dico io: da un’altra parte. A parlare di feste ad Arcore, o di leggi elettorali, o di come non tagliare le proprie spese. Bene, fate quello che volete, ma adesso non intromettetevi. O, se proprio dovete, fatelo con maggiore spessore.
Bisogna avere il coraggio di ammettere quello che Stefania ammette.
Di fronte alla salute della popolazione non c’è profitto che tenga ed invece di interessarsi delle ” balle” del Berlusca i politici dovevano interessarsi a come produrre senza inquinare l’ambiente e rovinare la vita ai lavoratori e loro familiari e popolazione tutta.
Produrre senza inquinare si PUÒ…….si deve solamente usare la coscienza ed il rispetto.
Stefania grazie di esistere
Alberti Alberto
Alberto scherzi? Grazie a te e a tutti i cittadini come te che con il loro impegno riescono a cambiare le cose! ciao, Stefania
Troppo semplice ricondurre tutto all’Ilva e dipingere un quadro di Taranto dai colori foschi talvolta con buona approssimazione. Oggi le fonti di inquinamento sono migliaia, dalla casa in cui viviamo all’ambiente di lavoro e a quello urbano. Decidiamo allora che tipo di vita vogliamo e cambiamo tutte le ns. abitudini altrimenti non c’è coerenza.
In effetti Luca a Tarsnto non c’è solo l’Ilva, ma soprattutto l’Ilva. Poi gli altri impianti industriali comunque inquinanti. E non si può paragonare l’inquinamento indoor da radon con le emissioni nocive dello stabilimento. Ed è vero come sostiene Clini che la diossina è stata diminuita negli ultimi dueanni, ma è pur vero che non è stato istituito alcun monitoraggio h24 previsto dalla legge regionale. Dobbiamo fidarci di quanto rilevato all’azienda, ed è abbastanza paradossale visto il suo comportamento.
NON POSSIAMO LASCIARE INQUINARE ARIA TERRA ACQUA, TRE ELEMENTI FONDAMENTALI, IN NOME DEL PROFITTO DI QUALCUNO.Non dobbiamo credere a tutto quello che ci raccontano in merito ai costi di produzione, produrre senza inquinare costa meno anzi c’è un ritorno economico (vedi raccolta rifiuti differenziata).
Ragioniamo e facciamo ragionare invece di intascare solo e sempre, sarebbe bene che le spese delle bonifiche non fossero a carico della collettività ma dei signori intoccabili industriali, dobbiamo ricordargli che quando le risorse della natura sono finite per noi, lo sono anche per loro e con i loro soldi non comprano la salute……….